Tutto questo accadeva agli inizi del 2019, un anno entusiasmante che ci vide tutte impegnate nella promozione del libro in vari eventi fra Toscana, Piemonte, e anche qui da me a Bergamo.
Parlare in pubblico per raccontare Come acqua di rose ci ha dato modo di incontrare molte persone e ogni volta si rinnova a l’emozione.
Facemmo due ristampe, tutte esaurite, forse io ho ancora una o due copie e in questi mesi del 2020, che certo non ha nulla a che spartire con l’anno passato, riguardare quelle pagine.
È come un sogno….
Domenica 3 Febbraio, dopo due anni di lavoro, finalmente!
Un progetto condiviso con altre amiche.
Un gruppo speciale, ognuna con le sue peculiarità, interessi, ma un unico filo conduttore, l’amore per le rose e per le cose belle della vita.Renata, Lelia, Raffaella, Natalia, Anna e io.Ricordo quando due anni fa mi parlò di questo progetto Raffaella, ne fui subito entusiasta, per me un segno ” particolare” che arrivava dalla mia mamma. Lei amava e coltivava le rose, quindi ho subito detto a Raffaella di voler collaborare con loro.
Il tutto era nato per gioco, in un loro incontro per gli auguri di Natale, io mi sono entusiasmata al racconto di Raffaella e dopo poco più di un mese ero coinvolta con loro.
Quel primo anno siamo partite con la pianificazione dei vari capitoli, gli shooting e tutto ciò che poteva servire per i vari allestimenti.
In certi momenti si riusciva a far ‘incastrare” tutto, fotografa compresa (Barbara Cardini) ma in altri momenti il tempo ci era avverso, in tutti i sensi, anche quello meteorologico.
Le rose o non erano ancora fiorite oppure con le continue piogge, si rovinavano e aimè nulla potevamo fare.
Ricordo le corse per spedire oggetti per i servizi fotografici o gli scambi di scatoloni fra i vari eventi dove ci si poteva incontrare, già perché i mesi più frenetici erano quelli di primavera, inizio estate ma erano anche, non solo il momento buono delle fioriture ma per noi erano anche quelli di maggior attività lavorativa.
Per fine estate abbiamo fatto il punto della situazione e purtroppo mancavano due fioriture, quindi due capitoli. A malincuore abbiamo dovuto rimandare alla primavera successiva.
Nel frattempo ci siamo dedicate a cercare e dipanare tutte quelle regole che ci sono nel mondo dell’ editoria, a fare preventivi a consultarci con persone più esperte di noi.
Il timore di sbagliare qualche cosa, la fatica e il peso psicologico che certi preventivi ci mettevano addosso, insomma una vera giungla un campo non facile da esplorare per persone alle ” prime armi’.Oggi ci siam fatte una bella cultura sull’ argomento, tant’è che se vi serve una consulenza, noi ci siamo, chiedete pure
(ma sappiate, venderemo cara la pelle…hahahahah)
Codici, formati, archivi di stato, leggi ormai per noi non hanno più segreti…o quasi.
Ma dopotutto il bello resta, quel piacere infinito, un pizzico d ‘orgoglio, quando finalmente fra le nostre mani c’era lui.
Finalmente….la tensione si è sciolta per lasciar spazio alla gioia.
Avevamo il libro, erano appena finite le vacanze di Natale e abbiamo deciso di presentare ad amici e parenti quel nostro “figlio” e ai primi di Febbraio di quest’anno la presentazione ufficiale a Pietrasanta, presso il negozio di Luca Ferrari (@lucaferraripietrasanta) che ci aveva già accolte per uno degli shooting presente nel libro.
Una festa, amici e tanta emozione per noi.
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