Vi ripropongo questo articolo scritto per https://gazettedubonton.it/ (magazine online tutto al femminile) lo scorso anno con ulteriori suggerimenti e una facile ricetta per utilizzare in modi diversi il sapone di Marsiglia e scoprirete che potrete utilizzarlo per decorare mobili e come finitura per decorazioni murali.
Savon, Lavande e Spirito Retrò
Ho una passione per i saponi, si può pensare quasi una piccola collezione.
Profumazioni? Quasi neutre, fatta eccezione per il profumo di talco e lavanda e, per i più nostalgici, la violetta.
I panni stesi al filo, il vento che leggero li accarezza e diffonde il loro profumo di fresco.
Immagini di un tempo che fu, che si possono ricreare in angoli deliziosi del nostro bagno, o per chi ne ha la fortuna una zona lavanderia. Bastano poche cose…
Un mazzolino di lavanda legato con un bel nastro, pezzi di sapone di misure diverse e mollette di legno, meglio se vintage o inglesi, appoggiate su un piccolo vassoio, un’alzatina o dentro un cestino in vimini.
Se poi aveste un asciugamano ricamato della nonna, la suggestione d’antan sarà perfetta.
Che meraviglia, che ricordi che si scatenano nella mente.. capita anche a voi?
Ma sapete che i primi saponi ritrovati sono datati 2800 a. C. in Babilonia? Non erano i saponi come possiamo immaginare oggi, ma composti da grassi e ceneri.
La cenere era usata anche dalle nostre nonne e bisnonne e la si usava per il suo potere disinfettante e sbiancante.
Meno conosciuto il sapone di Castiglia, un sapone bianco e duro ottenuto dalla lavorazione di olio d’oliva e ceneri di erba Kali.
Vi lascio una piccola curiosità, un lavoretto manuale semplice ma molto carino… spero vi piaccia e che lo spirito retrò vi ispiri sempre!
SAPONE DI RECUPERO
Comprate circa 200 gr di sapone che scioglierete con la metà del peso di acqua, tutto a bagnomaria. (Acqua ne userei anche meno, diciamo 50 gr su 200 di sapone)
Quando sarà ben sciolto potete aggiungere alcune gocce dell’ olio essenziale che più preferite. Lasciate intiepidire leggermente e stendete il composto su un foglio di carta lievemente inumidito.
Fate come fosse una sfoglia di un centimetro di spessore. Ora divertitevi a tagliarlo con delle formine, io uso quelle per i biscotti di misura medio piccola a forma di cuore e stelle.
Ripongo successivamente queste saponette in sacchettini di tulle e le uso quando ho ospiti.
Nel mio lavoro di decoratrice mi capita di usare il sapone per creare patine per invecchiare mobili ma anche muri.
Si usa da sempre il sapone di Marsiglia, ma anche quello nero di Aleppo che dà una patina più scura proprio dovuta al suo colore.
Composto in foto ottenuto con aggiunta di pigmento Oro
Io mi preparo un composto al sapone di Marsiglia che poi utilizzo in varie fasi del mio lavoro.
Basta acquistare un panetto di sapone di Marsiglia senza profumazioni e grattugiarlo .
Le scaglie ottenute andranno sciolte a bagnomaria, le dosi sono su 200gr di sapone, sei (6) volte il peso in acqua.
(200gr Sapone/1200gr Acqua)
Quando il composto si è raffreddato e risulta una pasta densa lo potete conservare in un barattolo di vetro (tipo Bormioli per le conserve).
Con le dosi sopra indicate riempirete due bei barattoli capienti.
Si possono fare diversi usi di questo composto,
- utilizzarlo così come si presenta aggiungendo dei pigmenti, si otterranno delle patine di finitura per utilizzarlo sui mobili o decorazioni murali, (finitura scura utilizzare il sapone di Aleppo)
- Si può utilizzare come sgrassatore per mobili (e non solo) inserendo una piccola quantità in uno spruzzatore e diluendolo con acqua,
- Utilizzato puro con un panno per sgrassare il mobile prima di decorarlo.
Con una spesa esigua di circa 0,80€ a panetto, avete un prodotto versatile, naturale, ecologico ed economico.
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Lalla
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