Ci sono oggetti, cose che mi affascinano già dal primo sguardo, così capita anche con le persone, al primo incontro.
Un incontro casuale, generato dal mio continuo cercare e scovare “roba vecchia” o per essere più eleganti oggetti d’Antan…e cosi mi imbatto in “Rue de la Brocante”
…scopro un mondo, un mondo che mi piace, apro una “vetrina”….mi perdo quasi come Pollicino ….leggo, guardo, acquisto ….
Non è tutto disponibile, venduto…. venduto ….prenotato…opzionato….ma chi è questa Daniela??
cerco…Daniela…Mecatti….Dani VerdeSalvia….OK….bella, Toscana….mi piace
Leggo dalle note e capisco che la passione, l’amore per il brocante sono con lei da sempre…
Il tuo babbo (e vengo dalla Toscana pure io) ti ha insegnato e trasmesso l’interesse per gli oggetti del passato, per l’antiquariato?
Si, Lalla, buongiorno a te e a tutti…. il mio babbo è artefice di tutto mi portava con lui gia da quando avevo 5 anni per rigattieri e al mercato di Arezzo dell’ antiquariato, ogni mese, per molti anni….poi con il fidanzato, con il marito, con amiche e anche da sola, ho sempre adorato le “vibrazioni” che mi trasmette andare per mercati, stare fra gente che condivide la mia stessa passione ….e tutti quegli oggetti….carichi di storie….è una malattia
Sei cresciuta respirando l’amore per le cose belle, anche quelle solo vecchie e non necessariamente costose…
Vedi, il concetto di bello sta in chi guarda, ricordo un giorno in cui una vicina venne nel mio studio e con voce ferma e quasi un po rabbrividita disse che lei avrebbe buttato tutto in discarica…mi resi conto cosi che cio che piace a me, mi fa innamorare, anche un piccolo fregio o un piatto sbeccato per altri non è nulla di più che roba da buttare, spazzatura.
Riesco a vendere un bel vassoio e senza ripensamenti magari tengo sulla scrivania una tazzina sbeccata solo per il mio piacere e per poterla guardare.
Sono d’accordo con te, non quello che piace a noi va bene anche agli altri….e fortuna che è cosi, comunque io mi perderei volentieri nel tuo studio, in questo incanto dove ogni cosa, anche una crepa, ti può raccontare storie incredibili.
Si, infatti mi piace citare una poesia di Brecht
Fra tutti gli oggetti i più cari
sono per me quelli usati
storti agli orli e ammaccati, i recipienti di rame
i coltelli e forchette che hanno di legno i manici
lucidi per le tante mani
simili forme mi paiono tutte le più nobili
Come le lastre di pietra
intorno a case antiche
da tanti assi lise, levigate,
fra cui crescono erbe, codesti
sono oggetti felici.
Bellissima! Oltre a Brecht e le scorribande con il tuo papà per mercati, cosa ti ha ispirato per dar vita alla tua Rue??
Molti anni fa, in un viaggio in Francia fatto a bordo di un camper, capitai in un capannone di un brocante, mi fermai li mezza giornata a frugare in mezzo a cataste di cose, che un occhio meno attento ed appassionato avrebbe considerato immondizia, io invece vedevo tesori.
Da allora le mie vacanze in Francia sono raddoppiate e anche se la mia famiglia non condivideva le mie soste mirate per mercatini, tolleravano e io accatastavo tutto in un garage. Poi come spesso ultimamente accade, il lavoro di mio marito non ci dava più le stesse sicurezze economiche e quindi mi rimboccai le maniche e grazie ad un pubblico che mi seguiva sul mio blog “VerdeSalvia” e la competenza acquisita negli anni ho deciso di avviare questa attività che oggi si chiama
“Rue de la Brocante”
Questa è diventata la tua attività principale, immagino ti prenda molto tempo.
Ti vedo spesso in viaggio a recuperare i tuoi tesori, poi la vetrina, sempre curata e correlata di tante foto…riesci a conciliare tutto, lavoro, famiglia?
Lavorare in casa è una fortuna ma anche sconsigliatissimo, si che appena ti svegli puoi metterti a lavorare, ma a volte alla scrivania ci resto ore impossibili, mi portano la cena, magari sono le 5 del mattino rispondo alle mail delle clienti, ma io devo ancora andare a dormire.
Un fine settimana al mese sono all’estero per mercati giro anche in Italia, la vetrina con testi da scrivere, i social da seguire gli oggetti da restaurare o anche solo ripulire…non si stacca mai,
tanto che tra i miei progetti futuri c’è quello di separare l’ambiente lavorativo da quello famigliare.
Noi ci siamo sentite per telefono, tramite social e E-mail ma fin da subito, sarà l’impatto con una tua foto, ho avuto l’impressione di trovarmi davanti ad una donna forte e battagliera, come ti ho scritto, simpaticamente Gianburrasca…
(per forza e determinazione di carattere e per quella schiettezza tipica di chi mangia Pappa al pomodoro…e ironia)
Sei stata sempre cosi o lo sei diventata con il tempo, con la vita?
Chiedo perché a volte l’idea che le persone si fanno di noi può essere diversa da com’è la realtà.
Difficile dare un giudizio su noi stesse.
Ero la più piccola e la più dolce di una famiglia difficile e crescere in quel “serraglio” sicuramente mi ha forgiata.
Da adulta sono sempre stata considerata una “tipa tosta”, l’amica su cui contare per un trasloco ma non per avere parole consolatorie. So essere gentile ma non con tutti, schietta fino a risultare brutale, ma poi ho le mie fragilità, che conosco solo io.
Tu sei l’ideatrice di un altra bella realtà creativa…”Il Poggio”…che dopo una pausa ritorna…
raccontaci..
Ehhh….Il Poggio….in realtà è la mia casa, un fienile di un piccolo Borgo alle porte di Firenze.
Covavo un sogno e tre anni fa sono riuscita a dar vita a questo che per me nasceva come l’incontro fra brave creative, vedevo fra i miei olivi le loro creazioni e avremmo accolto chi fosse venuto a trovarci….quel sogno così intimo che grazie ai social si trasformo’ in un evento “Maggio al Poggio” e poi ne seguirono altri anche per il Natale, tanto che la mole di lavoro organizzativo era immensa, decisi di dire stop….ma poi il destino è venuto alla mia porta ….anzi un Borgo intero , quello di Casole d’Elsa, cosi che l’ avventura è ricominciata.
Quindi io oltre ad altre 50 brave creative vi aspettiamo sabato 19 Novembre (dalle 14 in poi) e domenica 20 Novembre 2016 tutto il giorno.
Se mi permetti torno a parlare della Rue . ..
e do alle nostre lettrici e amiche un consiglio…bevete caffè . ..hahahaha . ..perché la Rue vien di notte con le cose a volte rotte…scherzi a parte, come mai la scelta dell’ “uscita ” notturna per le tue vetrine?
Potendo scegliere le farei all’ora del The . ..ma quando rientri da una domenica per mercati, devi preparare le spedizioni, inizio a fare le foto, le misure, le descrizioni ecco che quando è tutto pronto magari si son fatte le 2 di notte…ma mi impegno il più delle volte fra le 10 e mezzanotte riesco a pubblicare tutto.
Comunque io dico che far tardi il lunedì sera vale la pena per potersi acapparrare gli oggetti che metti in vendita.
Cara Daniela è stato un vero piacere fare questa chiacchierata con te, ti rinnovo la stima per il gran lavoro che fai e ti chiedo per concludere e salutare le nostre lettrici, di lasciare un messaggio alle donne, perché possano trovare la forza per realizzare le loro idee, i loro sogni…
DIFFICILE in questo tempo trovare la strada che porta ai propri sogni…ma se c’è l’ ho fatta io, perché no?
Mi sono buttata in questa attività alla bellezza dei 50, sono riuscita a trasformare la mia passione in un lavoro e già questa è la miglior cosa che si possa augurare” alzarsi ogni mattina per fare qualche cosa che piace”.
BISOGNA anche saper essere razionali e capire se le nostre sono potenzialità , qualche cosa in più di richiesto, perché di concorrenza c’è né tanta e migliaia sono le offerte. Ci vogliono idee originali saperle proporre, oggi come oggi la comunicazione è fondamentale ed è buona parte di un lavoro e determina il suo successo.
Io sono partita contro l’ostruzionismo famigliare, senza capitale, ma ho lavorato e ancora lo faccio, come una pazza, anche 14 ore senza sosta, ma ho grandi soddisfazioni …e quindi per ora vado avanti…così. ..e vi aspetto, a un ora della notte, in Rue de la Brocante .
CIAO Dani, dolce Gianburrasca dei tempi nostri ti auguro buon lavoro e spero di vederti presto…e a voi che avete letto questo racconto , un grazie , aspetto i vostri commenti direttamente sul blog e a Dicembre con un altro racconto….CIAOO
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